Salsomaggiore Terme - Fidenza - Parco dello Stirone (Parma)

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Höhen|meter:
329HM
Länge:
35.15km


- Schwierigkeit


- Erlebnis
Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Salsomaggiore Terme (157 m) Parma
Lunghezza: 32,5 km
Dislivello complessivo in salita: 379 m
Quota massima: 255 m - Scipione Castello
Ciclabilità: 100% - 50% asfalto e 50% sterrato
Arrivo: Salsomaggiore Terme (157 m) Parma
Acqua lungo il percorso: SI - Fidenza - Parco dello Stirone
Come arrivare: provenendo da Parma si percorre la via Emilia e arrivati a Fidenza si seguono le indicazioni stradali per Salsomaggiore. Si imbocca la Tangenziale Sud e la si segue fino a quando si arriva sulla strada per Tabiano. Si continua seguendo l’indicazione stradale per Salsomaggiore Terme fino ad arrivare alle porte della città. Alla rotonda si gira a sinistra e oltrepassato il ponte dedicato a Iqbal Masih si gira a destra su via Salvo d’Acquisto. Arrivati alla rotonda si prosegue dritto su via del lavoro dove c’è il parcheggio sulla destra.
Lasciamo l’auto nel parcheggio e iniziamo a pedalare a destra su Viale del Lavoro fino al semaforo. Giriamo a sinistra sulla SP359 e al primo incrocio giriamo a destra imboccando via Cavour. Inizia la salita in una stradina alberata e fiancheggiata da numerose villette. Proseguiamo sempre su questa strada che sale con pendenza moderata fino ad uscire da Salsomaggiore. Ci immettiamo sulla strada comunale per Costamarenga e dopo poche pedalate possiamo vedere le colline circostanti e in lontananza Fidenza. Inizia ora un tratto in discesa, prima moderata e poi decisa, fino all’incrocio dove giriamo a destra e poi a sinistra immettendoci sulla SP359R. Proseguiamo sulla pista ciclabile che si snoda a fianco della carreggiata, oltrepassiamo Ponte Ghiara e arrivati alla rotonda giriamo a destra seguendo le indicazioni stradali per Parma e l’ospedale di Vaio. Sotto passiamo la ferrovia e alla rotonda giriamo a sinistra imboccando via Palmiro Togliatti. Proseguiamo su questa via fino alla scuola verde, dove, alla rotonda, giriamo a sinistra imboccando via Caduti di Cefalonia in direzione del centro di Fidenza. Attraversiamo con attenzione via XXIV Maggio, imbocchiamo via A. Gramsci e all’altezza di Piazza Matteotti giriamo a destra imboccando via dei Mille. Arrivati al Palazzo delle Orsoline (1708), oggi sede del Museo del Risorgimento e del Museo dei Fossili dello Stirone, giriamo a sinistra, imboccando via Berenini. Questa via combacia con il tracciato della pista ciclabile Eurovelo 5. Proseguiamo fino a Santa Maria Annunziata (XIV sec) dove un tempo vi era annesso un ospizio per i pellegrini del quale rimane il piccolo chiostro quattrocentesco (accesso al n. 47). Da ricordare che questo è un tratto della via Francigena, importante via percorsa dai pellegrini che si recavano a Roma provenienti dalla Francia. Proseguiamo dritto arrivando in Piazza Garibaldi, dove c’è il palazzo Comunale (XIV sec.) di forme gotiche. Attraversiamo la piazza nel senso della sua lunghezza arrivando all’incrocio con via Teatro dove sorge il Teatro “Girolamo Magnani” (1812). Continuiamo su via Teatro fino in fondo, poi giriamo a sinistra su via G. Micheli e arriviamo in piazza Duomo. Il Duomo (XI sec.) dedicato a San Donnino, è uno dei maggiori esempi dell’architettura romanica padana. Nella facciata si aprono tre portali finemente scolpiti e sormontati da elaborati protiri. Nel sottarco del portale, Ercole e il leone Nemeo e grifone con un cervo, attribuiti a Benedetto Antelami. L’interno è a tre navate scandite da pilastri a fascio. Nel 1° pilastro a destra, sopra il capitello, un rilievo raffigurante la caduta degli angeli ribelli (XIII sec.) attribuito alla scuola dell’Antelami. Fotografiamo una bella acquasantiera sorretta da un telamone, ornata da figure a mezzo busto, tra cui quello di papa Alessandro II. Nel catino dell’abside Cristo giudice e un affresco frammentario del Giudizio finale (XIII sec.). Nella cripta, a tre navatelle, Madonna in trono con Bambino di Benedetto Antelami. A destra un sarcofago a cassapanca romano (II – III sec.) impiegato per la deposizione delle spoglie di San Donnino e a sinistra una bella arca marmorea, anch’essa utilizzata successivamente per le spoglie del santo che ora sono collocate sotto l’altare. Usciti dal Duomo, giriamo a destra arrivando a porta San Donnino, un arco ogivale, che segnava l’antico ingresso della città. Sotto la porta, resti di un ponte romano di età augustea che …continua su:
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