Malles Venosta – Clusio – Lago della Muta – Lago di Resia – Sorgente Adige - Passo Resia – Burgusio: 1ª tappa

 Zurück Höhen|meter: 922HM Länge: 45.32km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Malles Venosta (996 m) Bolzano
Lunghezza: 45,6 km
Dislivello complessivo in salita: 1036 m
Quota massima: 1578 m Fonte del fiume Adige
Ciclabilità: 100% - 90% asfalto e 10% sterrato
Arrivo: Burgusio (1235 m) Bolzano
Acqua lungo il percorso: SI - Malles Venosta - Burgusio - Resia
Come arrivare: uscire al casello autostradale di Verona Nord, alla rotonda si prende la prima uscita e si continua sulla destra seguendo le indicazioni stradali per Mantova, Tangenziale, Verona Centro e Stadio. Alla prima uscita uscire seguendo le indicazioni per Verona Centro, Stadio e Santa Lucia. Continuare su questa strada fino all’uscita Stadio e poi percorrere via Bretella A22 fino alla rotonda. Imboccata via Sogare si gira a sinistra su via Don Luigi Sturzo. Giunti al semaforo si gira a sinistra su via San Marco e dopo il semaforo successivo si tiene la destra arrivando in via Eugenio Curriel. Si può parcheggiare qui oppure su via Gramsci.
Partiamo da Verona con il treno reginale delle ore 7,09 che effettua il trasporto biciclette (EUR 12,35 a persona + EUR 3,50 a bicicletta) e arriviamo alla stazione di Bolzano alle ore 9,26. Scendiamo velocemente dal treno e ci precipitiamo alla biglietteria per acquistare i biglietti della tratta ferroviaria Bolzano – Malles Venosta. Abbiamo pochi minuti prima che il treno parta, ma alle 9,35 riusciamo a prendere il treno delle ferrovie Trentine (SAD). Il costo del biglietto è di EUR 13,50 a persona + EUR 7,00 a bicicletta. Il treno è molto bello, pulito e con i finestrini panoramici, ma a nostro avviso non è attrezzato bene per il trasporto biciclette, anche se, considerato l’elevato numero di turisti in bicicletta dovrebbe essere il contrario. Infatti, seppure siano presenti numerosi vagoni adibiti al trasporto delle biciclette, la loro collocazione non è delle migliori. Le biciclette vengono addossate a sedili chiusi e fissate con una cintura flessibile. E’ possibile fissare solo un paio di biciclette e le successive vengono addossate a queste, senza possibilità di fissaggio. In tempi di alta stagione possiamo immaginare il caos di biciclette accatastate una sopra l’altra. Giunti alla stazione di Merano dobbiamo cambiare treno, c’è solo un minuto di tempo, ma niente paura, il treno si trova al binario di fronte e pertanto è impossibile perderlo. Fatto il trasbordo proseguiamo il nostro viaggio fino a Malles Venosta carichi come molle in vista dell’avventura che ci aspetta. Alle ore 11,38 giungiamo alla stazione di Malles Venosta, carichiamo le borse sulle biciclette e imbocchiamo via Stazione dirigendoci verso il centro cittadino. Giunti al bivio con via dell’Ospedale giriamo a destra e ci fermiamo in piazza della parrocchiale per toglierci i gambali e il giubbetto perché è già molto caldo, circa 27°. Approfittiamo della sosta per fotografare la chiesa dedicata a Maria Himmelfarth e la torre rotonda medievale Fröhlichsburg. Rimontati in sella proseguiamo il giro continuando su via della stazione e giunti al bivio con via San Benedetto giriamo a destra percorrendo il centro di Malles Venosta su pavé. Il paesino è molto carino e ben tenuto, in piazza Centrale si trova la residenza Liechtenegg del 1525 con alcuni affreschi sulla facciata. Giriamo a destra su via Generale Verdross e proseguiamo fino all’incrocio con via Grozzes dove giriamo a destra. Ritornati su via della stazione proseguiamo dritto su via dell’Ospedale, costeggiamo le mura del cimitero e proseguiamo dritto fino al bivio con via Frohlichgasse, dove giriamo a destra, passiamo il sottopasso e ci fermiamo per fotografare la torre rotonda medievale Fröhlichsburg. Proseguiamo fino al bivio con via San Benedetto dove giriamo a sinistra e proseguiamo verso Clusio. Giunti davanti alla chiesa dedicata a San Benedetto (XI sec.), purtroppo chiusa, non possiamo ammirare al suo interno i resti del ciclo di affreschi (IX sec. circa) che sono tra le pochissime testimonianze della pittura parietale carolingia in Europa. Rimontati in sella imbocchiamo la pista ciclabile, che si snoda parallela a via San Benedetto, fino alla cappella dedicata a St. Anton. Continuiamo dritto fino a Clusio (Schleis, in tedesco) (1069 m), dove giriamo a destra imboccando la ciclabile Claudia Augusta. Inizia adesso il tratto più duro di tutto il percorso dove affrontiamo tre faticose salite: la prima ha una pendenza del 20%, la seconda …continua su http://gianolinibike.it/node/8536

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