Dozza - Passo della Raticosa - Firenzuola - Castel del Rio - Imola (Bologna)

 Zurück Höhen|meter: 1674HM Länge: 113.88km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Dozza (190 m) Bologna
Lunghezza: 114 km
Dislivello complessivo in salita: 1813 m
Quota massima: 968 m Passo della Raticosa
Ciclabilità: 100% - 99,4% asfalto e 0,4% sterrato
Arrivo: Dozza (190 m) Bologna
Acqua lungo il percorso: SI - Firenzuola
Come arrivare: uscire al casello autostradale di Castel San Pietro e seguire l’indicazione stradale per Castel San Pietro (2 km) e Dozza (11 km). Si percorre la SP19 fino all’incrocio con la SS9 - via Emilia dove si gira a sinistra. Si prosegue sempre dritto sulla SS9 fino all’incrocio con via Calanco dove si gira a destra e dopo 2 km si arriva a Dozza.
Lasciamo l’auto nel comodo parcheggio e in compagnia di Corrado ci dirigiamo verso il centro di Dozza. Questo paesino è considerato uno dei più caratteristici borghi medievali dell'Appennino tosco-romagnolo, sia per lo stato di conservazione sia per il paesaggio nel quale è immerso. Vigneti e dolci pendii, infatti, incorniciano il borgo medievale sormontato dalla maestosa rocca sforzesca. Passiamo sotto la porta di accesso ricavata al centro di un torrione cilindrico e proseguiamo dritto sottopassando una seconda porta. Siamo in piazza Giuosè Carducci e subito notiamo i dipinti sui muri delle case. Proseguiamo dritto su via XX settembre fermandoci di volta in volta per fotografare i dipinti che più attirano la nostra attenzione. Passiamo sotto l’orologio e arriviamo di fronte alla Rocca sforzesca contraddistinta da due grosse torri cilindriche. Imbocchiamo via De Amicis e ritorniamo in piazza Carducci. Riprendiamo via XX settembre e ritorniamo alla Rocca e questa volta la costeggiamo verso destra uscendo dal paese. Un dipinto raffigurante i famosi ciclisti Fausto Coppi e Luciano Pezzi che osservano dall’alto delle nuvole la tranquilla pedalata di un giovane Gino Bartali, ci ricorda che a Dozza il 3 giugno 1993 si è conclusa l'11ª tappa del Giro d'Italia vinta da Fabiano Fontanelli. Alla rotonda giriamo a sinistra imboccando via Ferraruola e iniziamo a pedalare sulla Strada dei vini e dei sapori. Velocemente, in discesa, raggiungiamo l’incrocio con via Valsellustra dove giriamo a destra. Pedaliamo in leggera salita mantenendo il torrente Sellustra sulla nostra sinistra, entriamo a Valsellustra, passiamo a fianco della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e proseguiamo dritto. La strada sale con più decisione, affrontiamo un paio di tornanti percorrendo 1,5 km con una pendenza media del 6,8%, oltrepassiamo le poche case di Pogianeto e arriviamo a Gesso (440 m). Poco dopo il centro abitato inizia una breve discesa e giunti al tornante riparte la salita lunga 750 metri con una pendenza media del 5,6%. La strada si mantiene in piano e poi scende e risale fino ad arrivare a Sassoleone. Attraversiamo il paese, proseguiamo in salita e giunti alla rotonda giriamo a destra seguendo le indicazioni stradali per Piancaldoli (6 km), Giugnola (4 km) e Belvedere (2 km). Siamo sulla SP21, oltrepassiamo Belvedere e arriviamo a Giugnola (511 m) dove finisce la Regione Emilia Romagna e inizia la Toscana. Anche la SP21 cambia nome divenendo la SP58. Continuiamo a pedalare in salita, arriviamo a Piancaldoli (540 m) e ci fermiamo per fotografare la chiesa dedicata a Sant’Andrea Apostolo (1922-27). Purtroppo la fontana che si trova vicino alla chiesa non funziona e due suore ci informano che hanno già sollecitato più volte il sindaco per far ripristinare la fontana. Rimontati in sella proseguiamo il nostro itinerario, sempre in salita, fino ad arrivare al Sasso di San Zenobi (900 m), una caratteristica …continua su href=http://gianolinibike.it/node/8725>http://gianolinibike.it/node/8725

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