Parma - Sala Baganza - Boschi di Carrega

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Höhen|meter:
376HM
Länge:
46.49km


- Schwierigkeit


- Erlebnis
Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Parma (57 m)
Lunghezza: 46,6 km
Quota massima: 286 m Boschi di Carrega
Dislivello complessivo in salita: 418 m
Ciclabilità: 100% asfalto
Arrivo: Parma (57 m)
Acqua lungo il percorso: SI - Sala Baganza - Boschi di Carrega
Come arrivare: da Milano o Bologna uscire al casello Parma dell’Autostrada del Sole (A1). Tenere la destra e proseguire sempre dritto su viale Europa. Alla quarta rotonda girare a sinistra imboccando via Ravenna. Alla fine della via girare a sinistra e poi a destra su via Claudio Treves.
Iniziamo a pedalare su via Treves in direzione di Viale Europa e giunti su via Milano giriamo a destra su Via Ravenna prendendo la pista ciclabile che si trova sulla nostra sinistra. Alla fine della strada attraversiamo viale Europa sulle strisce pedonali e poi giriamo a sinistra rimanendo sempre sulla pista ciclabile. Proseguiamo sempre dritto fino al ponte delle Nazioni, attraversiamo viale Europa e proseguiamo sul lungo Parma mantenendo il torrente sulla nostra destra. Giunti a ponte Dattero giriamo a destra, attraversiamo il ponte, pedaliamo su strada Langhirano e alla seconda rotatoria giriamo a destra, imbocchiamo strada Montanara. Continuiamo su questa strada, sottopassiamo la tangenziale, oltrepassiamo Gaione, San Ruffino, Casale di Felino e alla rotonda giriamo a destra. Attraversiamo il ponte sul torrente Baganza percorrendo la pista ciclabile posizionata sul lato sinistro della strada e arriviamo a Sala Baganza (176 m). Affrontiamo la breve salita che conduce alla piazza della Rocca Sanvitale, proseguiamo dritto e arriviamo ai Boschi di Carrega (via Capanna). Un viale alberato in leggera salita ci porta direttamente nel bosco. A questo punto ci sembra interessante fare una breve digressione storica. La storia dei Boschi di Carrega è legata ad alcune ricche famiglie parmigiane che hanno avuto una notevole influenza sulla storia di Parma. Inizialmente i boschi erano la riserva di caccia della famiglia Sanvitale. Nel 1612 Ranuccio I Farnese fece giustiziare Girolamo Sanvitale e si impossessò della riserva. Nel 1731 i Farnese perdono il Ducato di Parma e il controllo passa ai Borbone. La Duchessa Maria Amalia di Borbone diede l’incarico all’architetto Petitot di costruire all’interno dei boschi il “Casino dei Boschi” quale residenza estiva e casino di caccia. Nel 1815 i Boschi diventano proprietà di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone. Anche lei interviene ordinando l’ampliamento del “Casino dei Boschi” e la costruzione della “Villa del Ferlaro” in donazione ai figli avuti con il secondo marito, il Conte Niepperg. Alla morte di Maria Luigia d’Austria la proprietà torna …maggiori dettagli su: http://gianolinibike.it/node/9909
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