Pietramurata – Lago di Toblino – Vezzano – Terlago – Sopramonte – Candriai - Monte Bondone (Trento)

 Zurück Höhen|meter: 1813HM Länge: 69.55km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Pietramurata (256 m) Trento
Lunghezza: 69,9 km
Quota massima: 1650 m Monte Bondone
Dislivello complessivo in salita: 1874 m
Arrivo: Pietramurata (256 m) Trento
Ciclabilità: 100% - 97% asfalto e 3% sterrato
Acqua lungo il percorso: SI - Padergnone – Vezzano – Cadine – Vason - Lasino
Come arrivare: da Riva del Garda si segue la strada che conduce a Arco. Si prosegue sulla SS45bis, si oltrepassa Dro, Gaggiolo, Isoletta e si arriva a Pietramurata dove si gira a destra sulla SP244. Giunti alla chiesa si parcheggia in piazza del Mercato.
Lasciamo l’auto nel parcheggio e iniziamo a pedalare immettendoci subito sulla pista ciclabile. Proseguiamo sulla ciclabile fino a quando ci immettiamo su via Caffaro in località Sarche. Giunti all’incrocio giriamo a sinistra seguendo l’indicazione stradale per Trento (20 km) e ci immettiamo sulla SS45bis. Siamo nella zona di Toblino famosa per la produzione del Vino Santo, unico al mondo proprio grazie al microclima in cui cresce il vitigno. Oltrepassato il piccolo centro abitato arriviamo al lago di Toblino dove prendiamo il sentiero che costeggia il lago riservato ai pedoni. Il sentiero è molto bello, in questo periodo e a quest’ora non c’è nessuno sul percorso. Si alternano tratti di sterrato e passerelle di legno sospese sull’acqua. In poco tempo raggiungiamo Castel Toblino, luogo che ha ispirato alcune leggende, tra le quali una presunta relazione sentimentale fra Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento e Claudia Particella. Tale relazione fu scelta da Benito Mussolini come soggetto del suo romanzo storico "L'amante del Cardinale. Claudia Particella", scritto nel 1910. Il castello attualmente è privato ed è adibito a ristorante. Ci fermiamo lungo la riva e scattiamo alcune fotografie al lago che ha un bel colore turchese. Proseguiamo lungo la sponda sfruttando lo stradello pedonale e arrivati alla fine del lago attraversiamo la SS45bis. Seguiamo l’indicazione stradale per S. Massenza (1 km) e iniziamo a costeggiare il lago di Santa Massenza. Procediamo sulla SP245 fino ad arrivare davanti alla centrale idroelettrica che sfrutta le acque del Lago di Molveno e del Lago di Ponte Pià, costruita nel 1951. Dal parcheggio parte uno stradello ciclopedonale che si snoda lungo la sponda del lago e la recinzione della centrale idroelettrica. Ci fermiamo vicino a una panchina fronte lago affascinati dal meraviglioso panorama. Riprendiamo la bicicletta e pedaliamo fino a quando lo stradello finisce immettendosi sulla strada asfaltata. Affrontiamo la salita che ci porta a Padergnone (258 m) e giunti all’incrocio vicino alla chiesa giriamo a sinistra su via Montagnola. Giunti davanti alla chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo facciamo una sosta per fotografare gli affreschi presenti sulla parete esterna, uno dei quali rappresenta San Cristoforo. Rimontati in sella proseguiamo in salita, usciamo dal paese e teniamo la sinistra seguendo l’indicazione stradale per Trento. Pedaliamo sulla SP84 fino ad immetterci sulla SS45bis poi proseguiamo sulla pista ciclabile che si snoda a fianco della carreggiata fino al bivio con via Roma dove teniamo la destra. Da Padergnone a qui abbiamo percorso 2,1 km con una pendenza media del 4,3%. Entriamo a Vezzano (360 m), giunti in piazza San Valentino giriamo a destra, passiamo davanti alla chiesa e continuiamo dritto su dura salita in via Borgo fino a …continua su: http://www.gianolinibike.it/node/11838

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