Anello Alleghe - Caprile

 Zurück Höhen|meter: 348HM Länge: 14.9km Gehzeit: 3Std 5 Min - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Percorso ad anello sul lago di Alleghe e lungo il torrente Cordevole. Lasciamo l’auto in località Masarè. Il toponimo deriva dalla frana che l'11 gennaio 1771 scese dal Monte Piz e bloccò le acque del torrente Cordevole formando il lago attuale. Attraversiamo la strada principale e superiamo il gruppo di case che si trovano vicino al lago (sponda destra orografica). Percorriamo la strada che diventa ciclabile con una bella vista sull’abitato di Alleghe in riva al suo lago. Terminata la sponda camminiamo ai piedi del piccolo paese di Saviner di Calloneghe dove la parte asfaltata termina per diventare in passaggio lastricato che porta al ponte che attraversa il torrente. Ora continuiamo lungo la ciclabile (che costeggia Via Nazionale che porta a Caprile). Attraversiamo nuovamente il successivo ponte per visitare il santuario di Santa Maria delle Grazie. Il primo santuario nasce nel 1693 per volere dei capofamiglia della regola di Calloneghe. La prima costruzione però risultava troppo piccola per accogliere l’intera comunità. E’ ancora visibile l’antica chiesetta (purtroppo spesso chiusa).Da qui la scelta di realizzare una costruzione molto più grande adiacente alla prima. L’attuale costruzione venne eretta a partire dal 1947 e fu consacrata ufficialmente nel 1965. Sull’altare maggiore si trova l’immagine della Madonna delle Grazie donata da Simone Rossi, il capofamiglia della regola che sembra abbia portato l’immagine da un pellegrinaggio fatto a Innsbruck. All’interno anche tre tavole lignee dell’artista Augusto Murer. Continuiamo a camminare lungo la riva del Cordevole fino ad arrivare all’altezza dell’abitato di Caprile. Attraversiamo il ponte e visitiamo il piccolo paese. Ci sono tracce della presenza dei veneziani nell’avamposto del territorio della Serenissima che confinava con l’impero asburgico. Interessante anche la locanda alla Corona d’oro (ora enoteca) dove sono custoditi documenti, diari e ritratti degli alpinisti della seconda metà dell’800 che hanno soggiornato nelle loro esplorazioni nelle Dolomiti. Da Ball a Grohman, Tukett e tanti altri tra cui Amelia Edwards che fu la prima a scrivere una guida turistica sulla zona dolomitica. Ora percorriamo la prima parte della strada provinciale n.20 che porta a Selva di Cadore. Dopo un centinaio di metri, sulla destra parte il sentiero Giosuè Carducci, inaugurato nell’estate del 2015 dalla sezione locale del Cai e dedicato al celebre poeta toscano, che passava le estati tra queste montagne. Dopo una ripida salita si arriva a un gruppo di case (Lagusel) con bella vista sulla Civetta. Di qui siamo scesi sulla strada asfaltata per toccare l’abitato di Tòs e arrivare i Via Nazionale all’altezza del santuario S.Maria delle Grazie. Abbiamo percorso la ciclabile verso Alleghe, passeggiato sul lungo lago e raggiunto la località Masarè da dove eravamo partiti.

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