Valle del Sarca: Torbole - Arco - Dro - laghi del Toblino, Santa Mazzena e Cavedine (Trento)

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Höhen|meter:
712HM
Länge:
62.87km


- Schwierigkeit


- Erlebnis
Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Torbole (222 m) Trento
Lunghezza: 63,2 km
Quota massima: 330 m
Dislivello complessivo in salita: 853 m
Ciclabilità: 100% asfalto
Arrivo: Torbole (222 m) Trento
Acqua lungo il percorso: SI - lungo la ciclabile - Dro
Come arrivare: dall'autostrada A22 si esce al casello di Rovereto Sud - Lago di Garda Nord e si prosegue verso Riva del Garda percorrendo la SS240. Giunti a Torbole si gira a destra imboccando Strada Granda e poi ancora a desta su Strada Piccola dove c’è un piccolo parcheggio.
31/10/2015. Lasciamo l’auto nel parcheggio e pedaliamo su Strada Piccola fino all’incrocio dove giriamo a sinistra imboccando Strada Granda. Giunti all’incrocio con la SS240 giriamo a destra pedalando fino ad oltrepassare il ponte sul fiume Sarca. Appena dopo il ponte giriamo a destra e imbocchiamo la pista ciclabile che si snoda a fianco del fiume. Pedaliamo mantenendo il fiume sulla nostra destra e procediamo velocemente su questa bella ciclabile in direzione di Arco. Dopo 5,2 km di pista ciclabile arriviamo ad Arco dove ci fermiamo un momento per scattare alcune foto al castello. Imbocchiamo via della Cinta stando attenti al traffico motorizzato in quanto, in questo tratto, non è presente la pista ciclabile. Giunti al ponte sul fiume Sarca attraversiamo la strada e imbocchiamo la pista ciclabile mantenendo il Sarca sulla nostra destra. Il clima mite permette di toglierci il giubbetto antivento e di procedere più liberamente. Rimontati in sella proseguiamo sulla ciclabile, dopo 370 metri oltrepassiamo il ponte ciclopedonale sul Sarca e proseguiamo sull’altra sponda. Pedaliamo velocemente su questa ciclabile dall’asfalto perfetto fermandoci ogni tanto per fotografare i magnifici colori autunnali delle piante. Arrivati a Ceniga la ciclabile si immette su via Arco e attraversiamo il paese su questa strada a scarso traffico. Continuiamo a pedalare in tranquillità e giunti a Dro (123 m) ci fermiamo in piazza Repubblica per fotografare il campanile della chiesa. Passiamo davanti al Municipio, giriamo a destra imboccando alcune piccole viuzze e poi seguiamo l’ottima segnaletica orizzontale e verticale per riportarci sulla pista ciclabile. Proseguiamo su via Andrea Costa, via Molino, sottopassiamo la SS45 bis e procediamo su pista ciclabile dedicata a fianco del Sarca. Pedaliamo fra vasti campi di vigneti che hanno assunto il tipico colore invernale con le foglie completamente gialle. Affrontiamo la prima salita della giornata che ha una pendenza media del 6% e lunga circa 700 metri. Inizia un tratto molto divertente che si snoda con curve e controcurve fino ad arrivare a Pietramurata. Proseguiamo su pista ciclabile fino a quando ci immettiamo su via Caffaro in località Sarche. Giunti all’incrocio giriamo a sinistra seguendo l’indicazione stradale per Trento (20 km) e ci immettiamo sulla SS45bis. Siamo nella zona di Toblino famosa per la produzione del Vino Santo, unico al mondo proprio grazie al microclima in cui cresce il vitigno. Oltrepassato il piccolo centro abitato arriviamo al lago di Toblino dove prendiamo il sentiero che costeggia il lago riservato ai pedoni. Utilizziamo questo sentiero perché essendo a fine ottobre non c’è pericolo di dare fastidio ai pedoni. Il sentiero è molto bello, alterna alcuni tratti di sterrato con alcune passerelle in legno sospese sull’acqua e in poco tempo raggiungiamo Castel Toblino, luogo che ha ispirato alcune leggende, tra le quali una presunta relazione sentimentale fra Carlo Emanuele Madruzzo, principe vescovo di Trento e Claudia Particella. Tale relazione fu scelta da Benito Mussolini come soggetto del suo romanzo storico "L'amante del Cardinale. Claudia Particella", scritto nel 1910. Il castello attualmente è privato ed è adibito a ristorante. Ci fermiamo un momento lungo la riva e scattiamo alcune fotografie al lago che ha un bel colore turchese. Proseguiamo lungo la sponda sfruttando lo stradello pedonale e arrivati alla fine del lago attraversiamo la SS45bis. Seguiamo l’indicazione stradale per S. Massenza (1 km) e iniziamo a costeggiare il lago di Santa Massenza. Procediamo sulla SP245 fino ad arrivare davanti alla centrale idroelettrica che sfrutta le acque del lago di Molveno e del lago di Ponte Pià, costruita nel 1951. Dal parcheggio parte uno stradello ciclopedonale che si snoda lungo la sponda del lago e la recinzione della centrale idroelettrica. Ci fermiamo a mangiare un panino su di una panchina fronte lago affascinati dal meraviglioso panorama. Dopo questa breve sosta riprendiamo la bicicletta e pedaliamo fino a quando lo stradello finisce immettendosi sulla strada asfaltata. Affrontiamo la salita che ci porta a … continua su: http://gianolinibike.it/node/5624
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