Campo Moro - Alpe, laghi e Passo di Campagneda - Passo di Canciano - Passo e lago d'Ur (Sondrio)

 Zurück Höhen|meter: 784HM Länge: 16.01km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Campo Moro (1995 m) Sondrio
Lunghezza: 16,3 km
Quota massima: 2615 m Passo di Campagneda
Dislivello complessivo in salita: 874 m
Arrivo: Campo Moro (1995 m) Sondrio
Acqua lungo il percorso: SI - Alpe Poschiavina
Come arrivare: da Sondrio si prende la SP15 in direzione Chiesa in Valmalenco. Arrivati alle porte del paese, alla rotonda, si gira a destra in direzione di Lanzada e si seguono le indicazioni per Campo Franscia. Dopo aver superato alcune gallerie si arriva ad un ampio parcheggio vicino al ristorante Fior di Roccia. Si prosegue in salita affrontando alcuni stretti tornati, si passano altre 8 gallerie e si arriva al parcheggio che si trova vicino al Rifugio Zoia.
25/09/2016. Iniziamo la nostra escursione seguendo la segnaletica verticale indicante il Rifugio Zoia che raggiungiamo dopo pochi passi. Dal Rifugio si gode un ampio panorama sulla diga di Campo Moro, l’Alpe Campolungo, il Monte Disgrazia (3678 m) e il rifugio Motta. Proseguiamo la salita fra stupendi panorami su questo comodo sentiero ben tracciato. Passiamo a fianco alle pareti di serpentino utilizzate dagli arrampicatori i quali danno i nomi più strani alle vie di salita, tipo: Parete del freddo mattino, Toro seduto, Muro dei misteri, ecc. Rimaniamo stupiti alla vista di una parete rocciosa veramente verticale nella quale sono infissi molti spit / fix. Proseguiamo il nostro cammino seguendo la segnaletica verticale indicante dritto Alpe Campagneda (ore 0,20), Passo di Campagneda (ore 2) mentre girando a sinistra si sale al Monte Spondascia (ore 2,10). Questo tratto di sentiero viene utilizzato in inverno dagli escursionisti muniti di ciaspole. Questo è un punto particolarmente panoramico dal quale si possono vedere molte cime della Valmalenco. Proseguiamo dritto e arriviamo all’Alpe Campagneda (2140 m) dove la segnaletica verticale indica il rifugio Cà Runcash (ore 0,05), Laghi di Campagneda (ore 0,50) e Passo di Campagneda (ore 1,40). Dall’inizio a qui abbiamo percorso 2 km superando un dislivello di 255 metri con pendenza media del 10,9%. Proseguiamo fino alla grossa stalla, dove finisce la carrareccia e continuiamo su sentiero in salita che si snoda attraverso i prati. Dopo aver superato una ripida salita, vediamo il primo lago di Campagneda (2276 m), che già avevamo avuto occasione di ammirare esattamente 5 anni fa (http://gianolinibike.it/node/1584). Scattiamo alcune foto e proseguiamo seguendo i segnavia triangolari n.7, identificativi dell’Alta Via della Valmalenco. La giornata è molto bella, il cielo è di un bell’azzurro e non tira un filo di vento. In lontananza riusciamo a vedere qualche marmotta che sbuca dalla tana. Arrivati al bivio giriamo a sinistra e dopo una breve salita raggiungiamo il secondo lago di Campagneda, della stessa dimensione del primo. Da qui la salita si fa un po’ più ripida, ma la fatica è ricompensata dalla vista di alcuni laghetti nei quali si specchiano le cime circostanti. Il sentiero prosegue in salita e dopo aver oltrepassato un breve tratto di ferrata, facciamo una sosta per ammirare il fantastico panorama sull’Alpe Campagneda. Da qui parte una sassaia che attraversiamo fino ad arrivare al passo di Campagneda (2615 m). Non l’abbiamo ancora nominato, ma fino a questo punto del percorso siamo stati in compagnia … continua su: http://gianolinibike.it/node/6696

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