Sentiero Rusca 2ª tappa: Chiesa in Valmalenco - San Giuseppe - Chiareggio (Sondrio)

 Zurück Höhen|meter: 808HM Länge: 23.36km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Chiesa in Valmalenco (884 m) Sondrio
Lunghezza: 23,7 km
Quota massima: 1655 m
Dislivello complessivo in salita: 887 m
Ciclabilità: 97% - 40% asfalto, 57% sterrato e 3% portage
Arrivo: Chiesa in Valmalenco (884 m) Sondrio
Acqua lungo il percorso: SI - Carotte - Chiareggio
Come arrivare: da Sondrio si prende la SP15 fino a Chiesa in Valmalenco. Alla rotonda si prende la seconda uscita, si passa sopra il ponte sul torrente Mallero e si gira a destra su via Nicolò Rusca. Giunti alla curvasi tiene la sinistra imboccando via Funivia, si superano due tornanti e si arriva al parcheggio, sua sinistra.
Lasciamo l’auto nel parcheggio e iniziamo a pedalare in leggera salita su via Funivia fino all’incrocio dove giriamo a destra seguendo la segnaletica stradale per San Giuseppe (5 km) e Chiareggio (13 km). Dopo pochi metri troviamo la segnaletica verticale indicante il Sentiero Rusca e continuiamo a pedalare in salita fiancheggiando i laboratori dove si lavora e vende la locale pietra ollare. Affrontiamo una serie di curve e giungiamo al monumento dedicato a Nicolò Rusca, una stele eretta nell’anno 2012 in memoria della deportazione dell’Arciprete avvenuta nella notte tra il 24 e 25 luglio del 1618 verso Coira (Svizzera). Riprendiamo la pedalata e dopo 50 metri notiamo sulla parte opposta della strada la segnaletica verticale del Sentiero Rusca e così lasciamo l’asfalto per iniziare lo sterrato. Dopo la sbarra si arriva in un piccolo spiazzo dove sulla destra la segnaletica verticale indica il proseguimento del Sentiero Rusca. Superati alcuni gradini di pietra il sentiero prosegue su grossi lastroni in forte salita che ci costringono al portage e allo “spintage”. Raggiungiamo le vecchie case dei cavatori di serpentino, completamente diroccate. Dopo questo tratto a spinta il sentiero prosegue in falsopiano e così riprendiamo a pedalare. Ogni tanto ci fermiamo per fotografare le montagne circostanti ancora bianche per le recenti abbondanti nevicate. Ci ricongiungiamo con il sentiero che proviene da Primolo e proseguiamo su pietraia pedalando con attenzione. Un altro tratto di “portage” e poi in discesa raggiungiamo un piccolo ponticello sul torrente Mallero, dove possiamo ammirare sullo sfondo una cascata artificiale. Superato il ponte affrontiamo tre dure salite corrispondenti ad altrettante cascate del Mallero. Adesso la strada prosegue in falsopiano, sempre mantenendo il torrente Mallero sulla nostra sinistra. In prossimità della piana di San Giuseppe restiamo sempre piacevolmente sorpresi dallo spettacolare paesaggio che si apre davanti a noi. Facciamo una breve sosta al rifugio, in questo periodo chiuso, e dopo uno spuntino rifocillatore affrontiamo la salita che conduce alla strada asfaltata proveniente da Chiesa Valmalenco. Giriamo a sinistra e iniziamo a pedalare in falsopiano su asfalto, passando fra le baite di Carotte (1472 m) dove inizia la salita. La strada è all’ombra e dopo circa …continua su: http://gianolinibike.it/node/7380

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