Livigno e la Val Federia (Sondrio)

 Zurück Höhen|meter: 731HM Länge: 22.16km - Schwierigkeit
- Erlebnis Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Livigno (1758 m) Sonrio
Lunghezza: 22,4 km
Quota massima: 2363 m
Dislivello complessivo in salita: 775 m
Ciclabilità: 100% - 73% sterrato e 27% asfalto
Arrivo: Livigno (1758 m)
Acqua lungo il percorso: Si - Agriturismo Val Federia
Come arrivare: da Sondrio si segue la SS38 fino a Tirano poi si gira a sinistra seguendo le indicazioni stradali per Poschiavo. Dopo la dogana di Campocologno (ricordarsi il documento di identità) si passa Poschiavo e si sale verso il passo del Bernina. Arrivati al bivio per il passo della Forcola si gira a destra, si oltrepassa la dogana Svizzera e si rientra in Italia. Passata la dogana italiana inizia la discesa fino ad arrivare a Livigno. Attraversato il paese in direzione del lago si gira a destra su via Pemont e si giunge al parcheggio.
Lasciamo l’auto nel parcheggio e iniziamo a pedalare risalendo via Pemont fino al ponte sul fiume Spol. Attraversiamo via Li Pont, proseguiamo dritto su via Pemont e al bivio teniamo la destra pedalando su via dalla chiesa (via dela Gésa). Continuiamo sempre dritto su via Olta e giunti al bivio, dove c’è una fontana, giriamo a sinistra imboccando via Cantòn. Proseguiamo dritto seguendo le indicazioni turistiche Val Federia, Rifugio Calcheira e Rifugio Cassana. Giunti a Pónt de la Calchéira (1873 m), nei pressi del Rifugio, prima di attraversare il ponte sul torrente Federia, giriamo a sinistra seguendo la segnaletica verticale indicante Che?éira da Fedaría (ore 2) e Rifugio Casciána (ore 2,40). Fa molto freddo, ci sono 3° sotto zero e la carrareccia sterrata che ci accingiamo a percorrere è tutta in ombra, mentre il sole comincia a riscaldare la strada asfaltata che si snoda sopra il Rifugio Calcheira. Ben coperti con guanti lunghi e giubbetto invernale pedaliamo su questa bella carrareccia costeggiando due aree pic nic con i tavoli ricoperti di brina gelata. Fotografiamo i magnifici colori autunnali dei larici che, in pieno sole, dalla parte opposta del torrente Federia, risplendono in contrasto con l’azzurro intenso del cielo. Proseguiamo il nostro giro pedalando nel bosco e mantenendo il torrente Federia sulla nostra destra. Attraversiamo un ponticello di legno e ci portiamo sull’altra sponda del torrente. Affrontiamo alcuni strappetti in salita fino a quando ci immettiamo sulla pista ciclabile asfaltata. Dall’inizio dello sterrato a qui abbiamo percorso 2,1 km con una pendenza media del 7,6% superando un dislivello di 160 metri. Giriamo a …continua su: http://gianolinibike.it/node/8183

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