Rezzago – Funghi – Caslino d’Erba - Bocchetta di Vallunga (Como)

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Höhen|meter:
804HM
Länge:
11.75km


- Schwierigkeit


- Erlebnis
Wegbeschreibung/Routen|verlauf:
Località di partenza: Rezzago (624 m) Como
Lunghezza: 12 km
Quota massima: 928 m
Dislivello complessivo in salita: 859 m
Arrivo: Rezzago (624 m) Como
Acqua lungo il percorso: SI - Cassina Enco - Tre Sassi
Come arrivare: da Milano si percorre la SS36 fino all’uscita per Como – Erba. Si segue la segnaletica stradale per Como, si oltrepassa Cesana Brianza e giunti a Pusiano si gira a destra per Canzo. Arrivati a Canzo alla rotonda si prosegue dritto sempre sulla SP41, si oltrepassa Asso e giunti al bivio con la SP44 si gira a sinistra seguendo l’indicazione stradale per Rezzago. Dopo circa un chilometro di salita si arriva a Piazza Felice de Mattia.
Lasciamo l’auto nel parcheggio e seguiamo la segnaletica verticale indicante i “Funghi” (ore 0,30) e Enco (ore 1). Camminiamo all’interno del borgo mantenendo sempre la sinistra e grazie alla traccia gpx precaricata individuiamo la giusta direzione. Costeggiamo un parcheggio e iniziamo a scendere fino ad attraversare il torrente Rezzago poi giriamo a sinistra, dove si trova la piccola chiesetta della Buona Morte, e iniziamo a salire. Dopo poco affrontiamo una lunga scalinata che ci conduce al Fungo n.2, una strana formazione rocciosa dovuta dell’azione erosiva dell’acqua su terreno morenico costituito da ciottoli e sabbie di origine glaciale. Torniamo indietro per un breve tratto e prendiamo il sentiero sulla sinistra che sale con molti gradini. Superiamo un dislivello di 54 metri con una pendenza media del 33,1% e giungiamo al bivio per il Fungo n. 1, già visibile da lontano. Scendiamo per qualche metro e ammiriamo quest’altra formazione rocciosa dall’aspetto molto particolare. Il “cappello” è formato da un grosso masso erratico, mentre il “gambo” è molto tozzo e puntinato da roccette di diverse dimensioni. Purtroppo il Fungo n. 3 è crollato qualche anno fa e non ne rimane traccia. Riprendiamo il sentiero fino al Belvedere, del quale è rimasto ormai solo il nome perché le ramaglie cresciute tutt’intorno non offrono un gran panorama. Da qui inizia un tratto di sentiero che si snoda nel magnifico castagneto centenario. Notiamo che ogni albero ha un numero sul tronco. Troviamo la spiegazione poco dopo su un pannello didattico. La numerazione sui tronchi si rifà ad un antico “ius plantandi” che sembra derivi dal vecchio diritto germanico: la proprietà del suolo è comunale, mentre gli alberi, identificati con un numero, sono di proprietà delle famiglie di Rezzago. Al bivio troviamo la segnaletica verticale indicante, a sinistra, Enco (ore 0,15), Bocchetta di Palanzo e Monte Palanzone. Camminiamo su una bellissima carrareccia, in alcuni tratti lastricata, che si snoda nel castagneto e giungiamo alla Cassina Enco, dove giriamo a destra seguendo la segnaletica verticale indicante Monte Barzaghino (ore 1), Bocchetta di Vallunga (ore 0,30) e Bocchetta di Palanzo (ore 1,30). Dal parcheggio a qui abbiamo percorso 2 chilometri superando un dislivello di 292 metri con una pendenza media dell’11,8%. Procediamo su una carrareccia acciottolata e pian piano guadagniamo quota. In alcuni tratti è ancora presenta un poco di neve e ghiaccio ma non costituisce pericolo. I castagni lasciano il posto a robinie e betulle. Giunti al bivio giriamo a destra continuando in leggera salita. Arrivati in località Tre Sassi, dove si trova una fontana, procediamo dritto fino ad arrivare ad un altro bivio dove teniamo la sinistra. Da qui in avanti sia la segnaletica verticale che quella orizzontale sono inesistenti. Proseguiamo su carrareccia fino ad arrivare di fronte a una recinzione dove un cartello avverte che …continua su: http://gianolinibike.it/node/9753
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